PILLOLE DI STORIA: FAMIGLIA EBREA NASCOSTA DAI BUGLIAENSI
Forse non tutti sanno che durante la ritirata dei tedeschi dalla nostra penisola, a Bugliano trovò riparo la famiglia Levi originaria di Pitigliano (GR).
Manfredo Levi, il capofamiglia di una famiglia ebrea, cercò di condurre i propri famigliari da Pitigliano verso la Svizzera nel gennaio 1944, ma si fermarono a Bugliano grazie alla disponibilità della famiglia Paglianti che li ospitarono in un nascondiglio nella loro stalla.
I Paglianti, in cambio del nascondiglio, chiesero ai Levi di aiutarli nella raccolta della barbabitola da zucchero, ma solo di notte per evitare che qualcuno li denunciasse alle SS o ai fascisti. Di giorno stavano al sicuro con cibo caldo e di notte lavoravano nei campi lontani da occhi indiscreti.
La famiglia Paglianti, dato che la famiglia ebrea era brava nell'agricoltura, gli fecero credere che le forze alleate non avessero sfondato la linea gotica nell'estate del 1944, ma li tennero fino al 14 novembre del 1948 all'oscuro di quanto accadeva all'esterno della botola. Questa vicenda dimostra la generosità e l'ingegno dei buglianesi.
Manfredo Levi, il capofamiglia di una famiglia ebrea, cercò di condurre i propri famigliari da Pitigliano verso la Svizzera nel gennaio 1944, ma si fermarono a Bugliano grazie alla disponibilità della famiglia Paglianti che li ospitarono in un nascondiglio nella loro stalla.
I Paglianti, in cambio del nascondiglio, chiesero ai Levi di aiutarli nella raccolta della barbabitola da zucchero, ma solo di notte per evitare che qualcuno li denunciasse alle SS o ai fascisti. Di giorno stavano al sicuro con cibo caldo e di notte lavoravano nei campi lontani da occhi indiscreti.
La famiglia Paglianti, dato che la famiglia ebrea era brava nell'agricoltura, gli fecero credere che le forze alleate non avessero sfondato la linea gotica nell'estate del 1944, ma li tennero fino al 14 novembre del 1948 all'oscuro di quanto accadeva all'esterno della botola. Questa vicenda dimostra la generosità e l'ingegno dei buglianesi.
Giuro che non scherzo buona cosa simile è successa a mio zio prigioniero in Albania.
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